Seconda fase della revisione della LPT: il Consiglio federale avvia una procedura di consultazione complementare

Berna, 22.06.2017 - Da dicembre del 2014 a maggio del 2015 si è svolta la prima procedura di consultazione sulla seconda fase della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2). Durante i successivi lavori di approfondimento sono state integrate alcune novità, tra cui in particolare la strategia pianificatoria e compensatoria, intesa a offrire ai Cantoni un maggiore margine d’azione nel gestire le costruzioni fuori delle zone edificabili. Considerata l’importanza di questa strategia per lo sviluppo del territorio fuori delle zone edificabili, nella seduta del 21 giugno 2017 il Consiglio federale ha deciso di avviare una seconda procedura di consultazione.

Da dicembre 2014 a maggio 2015 il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha condotto, su incarico del Consiglio federale, una procedura di consultazione sulla seconda fase della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2). Dopo aver preso atto dei risultati della consultazione, l’Esecutivo ha incaricato il DATEC di approfondire il processo di revisione, soprattutto per quanto riguarda l’ambito delle costruzioni fuori delle zone edificabili. Durante i lavori sono stati integrati nuovi elementi nell’avamprogetto di legge che, pur non essendo scaturiti direttamente dai pareri espressi, sono per certi versi indispensabili per la strutturazione e l’attuazione delle norme in questione. Nella seduta del 21 giugno 2017 il Consiglio federale ha pertanto deciso che era necessario effettuare una seconda procedura di consultazione.

Al centro dell’attenzione: la strategia pianificatoria e compensatoria

Il nuovo elemento più importante della LPT 2 è la strategia pianificatoria e compensatoria, sviluppata per offrire ai Cantoni un maggiore margine d’azione nel gestire le costruzioni fuori delle zone edificabili e potere così tenere maggiormente conto delle proprie specificità territoriali. Per evitare, tuttavia, che questa maggiore flessibilità relativizzi il principio della separazione tra comprensorio edificabile e comprensorio non edificabile, la strategia proposta prevede due componenti correlate: innanzitutto, nel costruire fuori delle zone edificabili i Cantoni potranno adottare regole speciali, che derogano cioè a quelle federali, in ragione di esigenze particolari, per esempio negli ambiti dello sviluppo paesaggistico, della promozione del turismo o dell’agricoltura; secondariamente, per evitare un indebolimento del principio della separazione, qualsiasi utilizzazione più estesa dovrà essere compensata in modo tale che nel comprensorio fuori delle zone edificabili non risultino utilizzazioni nel complesso più importanti, più intensive o più impattanti. Lo strumento fondamentale per definire sia queste regole cantonali speciali sia i parametri del meccanismo di compensazione è il piano direttore cantonale. L’attuazione della strategia pianificatoria e compensatoria descritta sarà concretizzata di volta in volta durante la procedura di autorizzazione edilizia, durante la quale chi intende costruire dovrà dimostrare di essere in grado di compensare, almeno in modo equivalente, l’estensione richiesta.

Durante l’esame approfondito delle disposizioni concernenti le costruzioni fuori delle zone edificabili è inoltre emerso che le prescrizioni in vigore sulla delimitazione di zone agricole speciali e di altre zone speciali (p. es. le zone adibite a turismo, sport e attività ricreative oppure all’estrazione di materiali o a discarica) devono essere precisate, perché anche queste zone possono proliferare nel comprensorio non edificabile. Nell’ottica della protezione delle terre coltive è del resto poco logico subordinare la delimitazione delle zone edificabili a condizioni rigorose restando invece più indulgenti di fronte alla delimitazione di zone agricole speciali e di altre zone speciali. Nel nuovo avamprogetto sono pertanto state precisate le disposizioni su queste zone basandosi sui criteri più restrittivi stabiliti nella modifica della LPT del 15 giugno 2012 per la delimitazione delle zone edificabili.

Altre novità introdotte nella revisione parziale

Per offrire un quadro d’insieme esaustivo e per ragioni di chiarezza, viene posto in consultazione l’intero progetto di revisione. Questo include quindi anche le disposizioni già presentate nel quadro della procedura del 2014−2015, ma in forma rielaborata poiché si è tenuto conto dei risultati emersi dalla consultazione. Vengono inoltre ad aggiungersi nuove disposizioni, concernenti l’agricoltura, il bestiame minuto a scopo di hobby e quello che è stato definito «onere di demolizione» (gli edifici e impianti devono essere demoliti se non vengono più utilizzati per il loro scopo originario). I partecipanti alla procedura di consultazione sono invitati a esprimersi anche su questi nuovi elementi.

La procedura si concluderà il 31 agosto e l’analisi dei pareri pervenuti verterà principalmente sulle novità introdotte rispetto all’avamprogetto del dicembre 2014.


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