Il Consiglio federale ha approvato il piano direttore del Cantone di Nidvaldo

Berna, 10.01.2018 - Il Cantone di Nidvaldo ha rivisto la strategia di sviluppo territoriale e la parte relativa agli insediamenti del proprio piano direttore. Nella sua seduta del 10 gennaio 2018 il Consiglio federale ha approvato la revisione. Il piano direttore del Cantone di Nidvaldo soddisfa ora i requisiti fissati con la revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT).

Il Cantone di Nidvaldo ha sottoposto a una profonda revisione i due capitoli «Strategia di sviluppo cantonale» e «Insediamenti, economia e ambiente» del suo piano direttore. Il nuovo piano direttore soddisfa ora i requisiti introdotti dall’ultima revisione della LPT e pertanto le disposizioni transitorie di quest’ultima perdono di validità per il Cantone di Nidvaldo (v. riquadro).

Nuova strategia per lo sviluppo territoriale indirizza ulteriore popolazione e nuovi posti di lavori verso i centri

La nuova strategia di sviluppo territoriale approvata e ripresa in maniera vincolante nel piano direttore cantonale mostra attraverso sette idee di base, anch’esse vincolanti, gli sviluppi auspicati dal Cantone nei settori insediamenti, trasporti, terreni coltivi, natura, paesaggio ed energia. I contenuti principali della strategia sono rappresentati anche graficamente in una carta.

Nella sua strategia di sviluppo territoriale il Cantone di Nidvaldo prevede una crescita demografica pari a 4900 persone (12%) tra il 2015 e il 2040, una previsione che corrisponde allo scenario «alto» dell’Ufficio federale di statistica (UST). La crescita ipotizzata viene distribuita tra i Comuni del Cantone a seconda del rispettivo grado di centralità: la maggiore crescita demografica è prevista per Stans, la capitale del Cantone, mentre per i Comuni rurali e turistici è atteso solo un aumento moderato. La strategia di sviluppo territoriale prevede un aumento del 12 per cento anche per i posti di lavoro: i nuovi posti dovranno sorgere anzitutto nei poli di sviluppo, in particolare a Stans e nel subcentro di Hergiswil.

Comprensorio insediativo troppo grande

Il Cantone ha definito sulla carta del piano direttore il comprensorio insediativo. Sulla base della disponibilità di zone edificabili di riserva e dell'evoluzione attesa la Confederazione ha valutato troppo estesi i due comprensori insediativi riservati rispettivamente all'abitazione e alle attività lavorative. Il Consiglio federale ha pertanto approvato con riserva i comprensori destinati all'ampliamento degli insediamenti abitativi accessibili solo in misura insufficiente o situati in Comuni con zone edificabili sovradimensionate, attribuendo loro lo status di risultato intermedio (invece che di dato acquisito); lo stesso vale per l’ampliamento dei comprensori destinati alle attività lavorative. Ciò significa che per il momento il Cantone non potrà delimitare nuove zone edificabili in questi comprensori. Le zone cui è stato attribuito lo status di risultato intermedio indicano tuttavia i terreni da considerare prioritariamente per eventuali futuri ampliamenti del comprensorio insediativo.

Tra 15 anni il tasso di sfruttamento delle zone per l'abitazione, miste e centrali nel Cantone di Nidvaldo sarà presumibilmente del 100,1 per cento. Pertanto il Cantone potrà soddisfare fino al 2032 il previsto fabbisogno di questo tipo di zone edificabili attraverso le attuali zone edificabili disponibili. Azzonamenti di estensione rilevante secondo la LPT saranno quindi al momento possibili solo se altrove si procederà a dezonamenti. Il Cantone stabilisce i criteri per gli azzonamenti e chiede ai Comuni che presentano zone edificabili sovradimensionate di procedere a dezonamenti. Manca ancora un rapporto vincolante tra i due incarichi che assicuri che lo sfruttamento dei territori cantonali rimanga complessivamente superiore al 100 per cento. Ulteriori riserve e incarichi riguardano la tutela dei terreni agricoli più produttivi (superfici per l'avvicendamento delle colture).

Ultima revisione della legge sulla pianificazione del territorio 

La revisione parziale della LPT è stata accolta con la votazione referendaria del 3 marzo 2013. Il Consiglio federale ha posto in vigore le nuove disposizioni legislative, insieme all'ordinanza sulla pianificazione del territorio riveduta, il 1° maggio 2014. Entro cinque anni a partire da tale data i Cantoni sono tenuti ad adattare i propri piani direttori alle disposizioni della LPT. Finché il piano direttore non viene rivisto e poi approvato dal Consiglio federale, per i Cantoni si applicano le disposizioni transitorie. Esse stabiliscono che gli azzonamenti, salvo rare eccezioni, devono essere concessi soltanto se, al contempo, è prevista una compensazione con superfici della stessa estensione. Dopo i Cantoni di Ginevra, Basilea Città, Zurigo, Berna, Lucerna, Svitto, Uri, Argovia e San Gallo, Nidvaldo è già il decimo Cantone ad adeguare il proprio piano direttore alle disposizioni introdotte con la revisione della LPT.

La nuova legge sancisce che le zone edificabili devono essere determinate in modo tale da far fronte al fabbisogno previsto per i quindici anni successivi. Quest'ultimo viene calcolato sulla base delle «Direttive tecniche sulle zone edificabili», elaborate congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni. Per quanto riguarda la futura evoluzione demografica ciascun Cantone formula le ipotesi che ritiene più pertinenti, a condizione tuttavia di non oltrepassare lo scenario «alto» previsto dall'Ufficio federale di statistica (UST). Il piano direttore cantonale ha il compito di garantire, attraverso le sue prescrizioni, un corretto dimensionamento delle zone edificabili.


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Flavio Lohri, collaboratore scientifico Sezione Pianificazione direttrice, Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE
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