Sfide della mobilità del futuro

Ittigen, 04.10.2018 - Sviluppi tecnici e sociali cambieranno fortemente la nostra mobilità. Viste le conseguenti decisioni a lungo termine in materia di investimenti, è importante scegliere già oggi i giusti orientamenti. Il bollettino d'informazione «Forum sviluppo territoriale» dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) affronta il tema della mobilità del futuro, presentando gli strumenti di pianificazione della Confederazione e illustrando le sfide che dovranno essere affrontate dagli enti pubblici.

Disponibilità e collegamento di dati, guida automatizzata, sharing economy, elettromobilità e impiego di droni: numerosi mutamenti sociali e tecnologici influenzano la mobilità in modo fondamentale. Non è tuttavia ancora chiaro quali sistemi e quali operatori si affermeranno in futuro. Ciononostante la Confederazione, i Cantoni e i Comuni devono già oggi raccogliere la sfida e prendere le decisioni giuste per assecondare i nuovi sviluppi. Oltre a sfruttare i vantaggi che si presentano, si tratta di individuare per tempo anche possibili lacune e rischi. L'edizione 2-18 della rivista «Forum sviluppo territoriale» dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) è dedicata pertanto interamente al tema della mobilità del futuro.

Emmanuel Ravalet dell'università di Losanna nell'editoriale illustra i vantaggi delle novità nel campo della mobilità, ma mette in guardia contro l'eccessiva euforia: «il cammino verso abitudini di spostamento più sostenibili a livello ecologico e sociale è ancora lungo». Nonostante la digitalizzazione, soltanto sul lungo periodo sarà possibile rilevare cambiamenti sostanziali nel comportamento. Al momento è pertanto importante interrogarsi su come fare funzionare parallelamente le attuali e le nuove forme di mobilità.

Una flotta di veicoli in condivisione apporta benefici netti

La pianificazione della Confederazione si basa sulle prospettive di traffico elaborate fino al 2040. In questo contesto ci si riferisce ai modelli di traffico del DATEC relativi al traffico merci e viaggiatori che utilizzano numerosi dati, come illustrato in un altro articolo della rivista. La Confederazione, ad esempio, procede regolarmente al «Microcensimento mobilità e trasporti». In occasione dell'ultimo rilevamento nel 2015 sono state intervistate 57 000 persone sulle proprie abitudini di spostamento. In questo contesto si è fatta la distinzione tra i seguenti motivi di spostamento: lavoro, tempo libero o acquisti. Questi dati, insieme ai dati provenienti da ulteriori fonti, come ad esempio i censimenti del traffico stradale, consentono all'ARE di elaborare modelli fondati e prospettive.

A lungo termine la digitalizzazione nella mobilità ha il potenziale di generare importanti benefici per le economie nazionali. Nel quadro di uno studio preliminare l'ARE ha sviluppato un approccio interessante al riguardo. Le prime stime sommarie, presentate nella rivista, dimostrano che una flotta di veicoli automatizzata e sempre più condivisa può generare ogni anno svariati miliardi di franchi di benefici netti.

Il prezzo della mobilità deve essere giusto

L'intervista condotta con Simon Lüchinger sottolinea l'importanza dei costi e dei prezzi. Il professore di economia all'università di Lucerna auspica prezzi che tengano conto del principio di causalità per i singoli tragitti. Per contro, ipotizza la soppressione di altre tasse stradali come, ad esempio, il contrassegno autostradale. Da un punto di vista dell'economia nazionale, non è opportuno aumentare le capacità per ovviare ai problemi di traffico. Lüchinger spiega che già «l'economista americano Anthony Downs riteneva inevitabile che negli orari di punta il traffico sulle strade principali raggiungesse sempre i limiti di capacità.» Secondo Lüchinger anche i sistemi di dosaggio e di gestione rappresentano solo strumenti per combattere i sintomi, motivo per cui è importante che i prezzi della mobilità siano giusti.

Il reportage sulla Bassa Engadina illustra come la digitalizzazione può ridurre la mobilità e, nel contempo, rafforzare le regioni periferiche. Una nuova rete di co-working-spaces consentirà ai villeggianti di rilassarsi uno o due giorni in più durante il fine settimana, non dovendo rientrare già la domenica sera.

Il nuovo numero della rivista Forum Sviluppo territoriale n. 2-18 «Mobilità del futuro – Ripercussioni sul territorio e sulla società», può essere ordinato per posta presso l'UFCL, 3003 Berna, al prezzo di fr. 10.25 incl. IVA (abbonamento annuale: fr. 30.70 incl. IVA). La pubblicazione è disponibile anche in formato pdf all’indirizzo www.are.admin.ch. La riproduzione di singoli articoli è ammessa solo dietro citazione della fonte.


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