Tema per le Open Sessions

Le Open Session vi offrono una piattaforma innovativa per presentare e discutere i vostri contenuti alla 1° Conferenza Nazionale sulla Mobilità.

Intorno al motto «Ripensare la mobilità» si svolgeranno diverse sessioni aperte. In totale ci sono 27 open sessions che si svolgeranno la mattina o il pomeriggio e che dureranno 45 minuti.

I partecipanti possono circolare liberamente tra le diverse sessioni. Questa è l'occasione ideale per approfondire le vostre conoscenze su argomenti specifici in piccoli gruppi o per discuterne con persone di altri settori e aree specialistiche.

I rispettivi relatori di sessione sono responsabili del contenuto delle sessioni e dei seguenti testi.

 

Mattina

 

ARVE – coordinare gli insediamenti e i trasporti, ma nel modo giusto!

Stephan Erne (*1977) dirige la divisione «Raum und Mobilität» di ewp. Ha studiato ingegneria civile al Politecnico federale di Zurigo e ha seguito una formazione postdiploma in pianificazione del territorio. È esperto in materia di coordinamento degli insediamenti e dei trasporti e, in ewp, si occupa in particolare dei programmi di agglomerato e della pianificazione generale dei trasporti.

Il coordinamento degli insediamenti e dei trasporti è necessario per quasi tutte le questioni strategiche della pianificazione territoriale e delle infrastrutture. Oggi, tale coordinamento è spesso attuato solo unilateralmente: dapprima si assiste di solito allo sviluppo degli insediamenti e successivamente l'infrastruttura di trasporto viene poi ampliata sulla base delle necessità. Per sostenere i processi di pianificazione finalizzati al coordinamento degli insediamenti e dei trasporti, ewp ha sviluppato ARVE. ARVE permette di modellizzare in tempo reale l'effetto, in termini di traffico, dello sviluppo degli insediamenti sulla rete stradale. Durante la sessione aperta saranno presentati il funzionamento e le possibilità di impiego di ARVE. Nella discussione che seguirà si parlerà dell'importanza di un coordinamento globale degli insediamenti e dei trasporti e si analizzeranno gli strumenti disponibili a tal fine.  

 

Quale posto occuperà la bicicletta elettrica in Svizzera? 

Patrick Rérat è professore di geografia della mobilità all'Università di Losanna. Sulla base di un sondaggio realizzato presso 14’000 partecipanti all'azione bike to work, ha recentemente pubblicato il libro «Au travail à vélo.....» (Al lavoro in bicicletta....) per l’editore Alphil.

Christoph Merkli è da oltre 20 anni direttore di Pro Velo Svizzera, l'associazione che tutela gli interessi dei ciclisti. Con il termine "bicicletta" egli intende i veicoli non motorizzati ma anche quelli motorizzati, a condizione che siano (anche) mossi dalla forza muscolare.  

La bicicletta elettrica a pedalata assistita è in piena espansione: nel 2018, quasi una bicicletta venduta su tre era elettrica. Inoltre, stando alle previsioni, la quota generale di trasporto in bicicletta è destinata ad aumentare. Quali sono le sfide da affrontare per garantire che tale cambiamento avvenga nel migliore dei modi? Saranno proposte e discusse soluzioni, sia in termini di infrastrutture che di norme e regole, tenendo conto del profilo e delle pratiche degli utenti della bicicletta elettrica. L'obiettivo è quello di ripensare le condizioni della mobilità ciclistica. Durante tutta la sessione, l'attenzione sarà focalizzata sull'influenza della bicicletta elettrica sulla mobilità (ciclistica) e sul posto da attribuirle. La sessione si svolgerà in francese e tedesco; ciascun partecipante parlerà nella propria lingua. 

 
 

I trasporti pubblici sono rispettosi dell'ambiente e in futuro lo saranno ancora di più

Ueli Stückelberger, avvocato, dal 2011 dirige l'Unione dei trasporti pubblici. Fino al 2011 ha ricoperto diversi ruoli all'interno dell'UFT, tra cui quello di responsabile della divisione Politica.

Ralf Eigenmann dirige le imprese di trasporto di San Gallo, è membro del consiglio direttivo dell’Unione dei trasporti pubblici (UTP) e dal 2014 presiede la Commissione del traffico d’agglomerato della UTP. Dal 2015 è presidente dell’Unione per l’assicurazione d’imprese svizzere di trasporto (UAIST) e dal 2017 della cooperativa Comunità tariffaria OSTWIND.

In numerose città si stanno compiendo sforzi importanti per sostituire gli autobus diesel con autobus elettrici. In molti casi l'attuazione è già in corso. La città di Sciaffusa, ad esempio, ha deciso di passare completamente alla mobilità elettrica. Nel workshop saranno illustrate le iniziative in corso in tutta la Svizzera.Nel workshop saranno illustrate le iniziative in corso in tutta la Svizzera. Ralf Eigenmann (direttore VBSG) illustrerà il caso di San Gallo per dimostrare concretamente come viene implementata la mobilità elettrica in un'azienda di trasporti pubblici. Siete interessati a discutere con noi le opportunità, le sfide, i rischi e i limiti della mobilità elettrica nel trasporto pubblico su strada? 

 
 
 

Trasporto lacustre a zero emissioni negli agglomerati urbani - un'opportunità da cogliere!

Sue PUTALLAZ è stata consulente strategica di PwC, fondatrice di una piattaforma di mercato elettronico, quadro superiore dello Cantone di Ginevra e dirigente di Dédale Solutions, società di consulenza e pubbliche relazioni. Lavora con i pionieri della mobilità 4.0 a livello internazionale. Nel 2019 ha fondato l'associazione «Zero emission boats» per federare gli operatori del settore.

Oggi, all'interno degli agglomerati urbani, caratterizzati da una concentrazione di posti di lavoro e da una popolazione in crescita, le reti di trasporto terrestri hanno raggiunto i loro limiti, per non parlare degli inconvenienti del traffico stradale (rumore, inquinamento, ecc.).
Per far fronte a questa situazione, città come Ginevra, Zurigo, Losanna, Lucerna, Basilea, Lugano o Locarno possono valorizzare i loro laghi o fiumi come «strade» naturali, per trasferirvi alcuni flussi di pendolari nelle ore di punta, in un approccio multimodale.
Nel corso di questa sessione, l'associazione «Zero emission boats» presenterà le tendenze internazionali del settore e le prospettive di sviluppo di nuovi sistemi di propulsione in Svizzera, in termini di ambiente, innovazione e occupazione. 

 

RegioMove: dare forma oggi alla mobilità di domaniRegioMove: dare forma oggi alla mobilità di domani

Uwe Schlosser è geografo con ulteriori formazioni in gestione di progetti e moderazione di grandi gruppi. Dal 2005 lavora per la Büro für Mobilität AG, tra l'altro come project manager di RegioMove.

Cindy Freudenthaler è geografa con ulteriori formazioni in pianificazione della mobilità, spazi pubblici e traffico lento. Dal 2016 lavora per la Büro für Mobilität AG. In RegioMove segue le regioni pilota della Svizzera romanda.

RegioMove motiva i Comuni e le regioni a confrontarsi con gli sviluppi e i possibili futuri scenari della mobilità. Questo permette di riconoscere i margini di manovra, di cogliere le opportunità e di effettuare i giusti investimenti. Durante la fase pilota, dal 2017 al 2019, RegioMove ha sostenuto sei regioni pilota nello sviluppo e nell'implementazione di soluzioni di mobilità orientate al futuro. Durante la sessione aperta desideriamo condividere con voi i risultati più importanti e discutere nuove idee per un ulteriore sviluppo, ad esempio: come integrare le giovani generazioni nel processo, in modo che possano plasmare attivamente il proprio futuro? 

 

Mobility on demand 

Andreas Kronawitter dal 2000 si occupa di mobilità. Dopo aver lavorato alle FFS e alla BLS ora gestisce la piattaforma its.ch e ha fondato una propria azienda. Uno dei suoi attuali progetti è «flow on demand».

La Svizzera ritiene di avere un ruolo importante nella mobilità e per mantenerlo ha bisogno di innovazioni convincenti per gli utenti. Essa propone progetti pionieristici nell’ambito di navette autonome (progetto «SmartShuttle» di Sion), sistemi di ticketing automatici (lezzgo e fairtiq) e di mobilità come servizio (Green Class, abilio). Questi progetti sono sufficienti per stare al passo con la crescente competitività nei confronti di altri Stati europei e soprattutto degli Stati asiatici nonché delle imprese multinazionali? Le imprese Svizzere si imporranno a livello internazionale? Di quali condizioni quadro necessitiamo per rendere la Svizzera leader nel campo dell'innovazione?

Ripensare i trasporti pubblici e gli insediamenti!

Marc Schneiter, dipl. ing., laureato (SUP) in pianificazione territoriale (membro di FSU, SVI e SIA), vive a Zurigo e Glarona. In queste città gestisce anche i due uffici della Schneiter Verkehrsplanung AG. Si occupa principalmente di strutturare il traffico negli spazi insediativi in modo da garantire uno sviluppo sostenibile.  

Per ripensare la mobilità è necessario definire una nuova concezione di insediamento e fissare nuovi obiettivi per la pianificazione dei trasporti pubblici. Il trasporto pubblico è un mezzo rapido ed efficiente e va considerato un aspetto importante per lo sviluppo degli insediamenti. Uno sviluppo centripeto degli insediamenti presuppone un’evoluzione del traffico verso l'interno. Lo sviluppo territoriale e quello del traffico richiedono un’ampia offerta di trasporto, in particolare strutture per il traffico pedonale e ciclistico in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici associate a una struttura funzionale densa e a una limitazione dell’obbligo di realizzare parcheggi, in funzione della qualità dei collegamenti per mezzo dei trasporti pubblici.

Ripensare la mobilità per e con i pedoni - Per un futuro in marcia

Nuova direttrice di Mobilità pedonale svizzera dal 2019, Monika Litscher è etnologa di formazione. In precedenza ha diretto il Center für Geistes- und Kulturwissenschaften dell’Università del Liechtenstein e il Kompetenzzentrum Public Space della Scuola universitaria di Lucerna (HSLU).

Jenny Leuba, lic. in geografia e giornalismo, dal 2013 è responsabile di progetto per la Svizzera romanda dell'associazione Mobilità pedonale svizzera, presso la segreteria centrale di Zurigo.

Gli spostamenti a piedi sono il «collante» della mobilità e della qualità di vita urbana, e lo resteranno anche in futuro. L'associazione Mobilità pedonale svizzera invita gli attori locali a sfruttare i numerosi vantaggi degli spostamenti a piedi per ottimizzare i sistemi di trasporto, migliorare la qualità di vita, promuovere la vitalità commerciale e far muovere le persone.
Esistono molti strumenti per garantire condizioni interessanti per gli spostamenti a piedi, su piccola e su grande scala, dalla pianificazione fino alla realizzazione e alla gestione.
È nell'interesse di tutti considerare gli spostamenti a piedi nel dibattito sulla mobilità del futuro.

 

La navetta automatica, al di là del gadget emozionale

Laura Andres ha iniziato a lavorare per l'azienda di trasporto pubblico friburghese (TPF) nel 2014, dopo aver concluso gli studi in ingegneria civile. Dopo essersi occupata dell'elaborazione del piano generale di mobilità per la festa federale di lotta di Estavayer del 2016, ha assunto la gestione di diversi progetti di innovazione, tra cui quello delle navette autonome.

Dal settembre 2017, la TPF gestisce due navette autonome a Marly. Questo laboratorio calato in una situazione reale ha insegnato ad andare al di là dell'eccitazione iniziale provocata dai veicoli a guida autonoma. L'automazione del trasporto pubblico è ancora agli inizi. La TPF è convinta di essere impegnata in un processo in cui è necessario ascoltare, sperimentare, educare, fallire e ricominciare. Ora, con i suoi partner, sta portando il progetto nella fase "adolescenziale". La TPF è stata la prima in Svizzera a integrare questa nuova tecnologia nell'orario nazionale. Prima di elaborare riflessioni comuni sul futuro di questa tecnologia, sarà presentato un aggiornamento sullo stato del progetto e sui risultati dell'esperienza. 

 

Digitalizzazione e servizi di mobilità: le sfide per il traffico stradale

Dal 2013 Roland Bilang dirige Avenergy Suisse. Prima ha ricoperto per 11 anni funzioni direttive in un’agenzia di relazioni pubbliche attiva a livello internazionale, dove, tra le altre cose, ha svolto un incarico nell’ambito dell’economia elettrica.

Da quattro anni Olivia Solari è a capo del servizio giuridico dell’Unione professionale svizzera dell’automobile (UPSA) e da circa due anni è anche responsabile del settore Politica. Olivia Solari si è laureata in giurisprudenza presso l’Università di Berna.

La digitalizzazione e l'innovazione tecnologica comportano allo stesso tempo sfide e opportunità per il traffico stradale motorizzato, che è destinato ad evolversi e trasformarsi in una nuova mobilità stradale. Quali sono le opportunità e gli ostacoli? Come possiamo beneficiare delle nuove tecnologie, sia a livello dei veicoli che dei servizi di mobilità? Quali sono le prospettive e le opportunità, sia in ambito giuridico che tecnico? Venite a discuterne nell'ambito di scambi costruttivi moderati da due specialisti!

 

Come è possibile promuovere l'accesso intersettoriale alla mobilità elettrica (Sektorkopplung als Schlüssel zu einem nachhaltigen Mobilitäts- und Energiesystem)?

Dr. Anna Roschewitz è fondatrice e dirigente di novatlantis gmbH, uno spin-off dell'istituto Paul Scherrer. Gestisce il progetto di ricerca «Smarte Mobilität mit nachhaltigem E-Carsharing und bidirektionalem V2X».

Dr. Astrid Björnsen Gurung è responsabile del programma di ricerca «Energy Change Impact» all'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (FNP). Analizza gli effetti della svolta energetica su ambiente e società.

«L'auto è più che un semplice mezzo di trasporto». A questo motto si ispira la sessione di apertura in cui si discuterà di come l’e-carsharing può contribuire a favorire un sistema energetico e di mobilità sostenibile. Da un attuale progetto di ricerca emerge che i veicoli elettrici bidirezionali possono essere integrati facilmente nel sistema energetico degli edifici e che il carsharing copre le esigenze individuali di mobilità in maniera sostenibile. Nella discussione si cercheranno risposte anche alle seguenti questioni: come è possibile promuovere l'accesso intersettoriale alla mobilità elettrica (condivisa) e come è possibile sviluppare dei progetti pilota in modo rapido e significativo.

Luoghi e aree per la logistica urbana /city logistic

Thomas Schmid, Senior Consultant e partner associato presso Rapp Trans AG, lavora nel settore del traffico e dei trasporti da 20 anni. Si occupa di consulenza alle imprese e al settore pubblico nel campo della gestione dei trasporti, della logistica e del trasporto merci.

La logistica tende ad essere spostata fuori dagli spazi urbani; tuttavia la richiesta di servizi logistici per la fornitura e lo smaltimento di beni per le economie domestiche e le imprese nelle aree urbane è in crescita. Cosa significa «ripensare la mobilità» nella logistica urbana in termini di spazi e luoghi? Di quali luoghi e strutture si parla nella logistica urbana e quali sono necessari per garantire l'approvvigionamento e lo smaltimento a lungo termine di beni per la popolazione e l'economia in crescita? Nella sessione saranno presentati esempi e soluzioni e si scambieranno esperienze.

 

In che modo la possibilità di lavorare in modo flessibile in termini di tempo crea spazi liberi e sgrava le infrastrutture di trasporto

Stefan Weigel è specialista dal 2010 in materia di economia dei trasporti e statistica presso le FFS. Ha studiato geografia all’università di Berna presso la quale ha anche ottenuto il suo dottorato. Sul tragitto di 7 km verso il posto di lavoro utilizza anche in inverno la bicicletta e un giorno alla settimana lavora da casa.

Nei giorni feriali, durante le ore di punta al mattino e alla sera, gran parte delle infrastrutture di trasporto sono congestionate. Fra questi picchi, di solito vi sono ancora molte capacità. È generalmente noto e riconosciuto che adeguati modelli di orario di lavoro creano spazi liberi per i lavoratori, hanno un effetto motivante e sono quindi interessanti sia per i datori di lavoro che per i dipendenti. Ci sono anche altri effetti: coloro che si recano al lavoro o a scuola al di fuori delle ore di punta viaggiano più rilassati e contribuiscono a un uso più efficiente delle finanze pubbliche e delle riserve di suolo. Se una parte dei tragitti può essere spostata dalle ore di punta alle ore marginali, gli effetti positivi sulle linee attualmente congestionate diventano tangibili. 

 

Pomeriggio

 

Swiss Transit Lab: dalla mobilità intelligente alla smart city - Come mettere in cantiere progetti sotto forma di partenariato pubblico-privato (Public-Private Partnership PPP)?

Patrick Schenk è responsabile dell’agenzia per lo sviluppo economico del Cantone di Sciaffusa, gestita su mandato da Generis AG. Patrick Schenk è laureato in Economia Aziendale presso l'Università di San Gallo ed è particolarmente interessato alle questioni di una mobilità e di un approvvigionamento energetico orientati al futuro.  

Ramon Göldi è senior project manager presso l'agenzia per lo sviluppo economico del Cantone di Sciaffusa, gestita su mandato da Generis AG. Ramon Göldi è laureato in «public Management and policy» pubblica presso l'Università di Berna [[e si impegna per l'innovazione nel servizio pubblico, sia professionalmente che privatamente]]].

L'innovazione nel servizio pubblico resa facile? Il progresso si verifica quando nella realtà si sperimenta qualcosa di nuovo direttamente con la società. Il Cantone di Sciaffusa segue questa massima da circa tre anni con la sua strategia della «regione di applicazione» (Anwendungsregion). Sono stati pertanto avviati progetti pilota in vari settori tematici, tra cui quello della mobilità intelligente. Sull’esempio di Swiss Transit Lab e della linea 12, gestita con mezzi a guida autonoma, Ramon Göldi dimostrerà come l'innovazione nel servizio pubblico possa essere lanciata, sostenuta e portata al successo. Allo stesso tempo, tuttavia, il relatore commenterà anche gli ostacoli incontrati sulla strada verso il futuro e condividerà le conoscenze raccolte, in modo che i presenti possano portare avanti più facilmente il proprio (prossimo) progetto. La sessione si concluderà con un dibattito sugli aspetti delle smart city svizzere che potrebbero essere migliorati.

 
 

L'effetto sull'intera rete di mobilità delle infrastrutture dedicate alle biciclette

José Ibarra è un economista aziendale e dei trasporti. Formatosi anche in urbanistica, ha esperienze professionali nelle smart city e nella ricerca per il settore ferroviario. Si impegna a favore della bicicletta come membro del comitato ATA del Cantone di Vaud.

David Raedler è avvocato, dottore in giurisprudenza e Consigliere comunale di Losanna. Presidente dell'ATA del Cantone di Vaud, partecipa regolarmente a conferenze e discussioni sulla mobilità, sia dal punto di vista giuridico che urbanistico.

La bicicletta è spesso più efficiente ed economica dei veicoli motorizzati privati, sia nelle città che negli agglomerati, perché permette a un numero equivalente di persone di spostarsi più rapidamente, utilizzando meno risorse e senza produrre effetti esterni negativi (inquinamento, rumore, ecc.).

Alla luce di questa constatazione, l'obiettivo della sessione aperta è quello di discutere e descrivere gli elementi decisivi della quota modale della bicicletta, con particolare attenzione alle piste ciclabili e alle altre strutture volte a organizzare la circolazione delle biciclette. Strutture adeguate possono infatti ridurre la quota modale di altri mezzi di trasporto meno efficienti, liberando spazio e risorse finanziarie, che possono poi essere utilizzate per altri scopi che contribuiscono a migliorare la qualità complessiva della vita. 

 

La propulsione dei veicoli di fronte alle sfide climatiche

Architetto diplomato al politecnico di Zurigo e specializzato in pianificazione del territorio, dopo aver lavorato come pianificatore territoriale nel settore privato, dal 1976, Michel Matthey ha lavorato per l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Ha ricoperto la funzione di collaboratore scientifico, caposezione e vicedirettore, ed è stato responsabile della divisione dello sviluppo territoriale, della mobilità e delle infrastrutture. Dopo il suo pensionamento, nel 2014 ha fondato l’impresa Aequeo, impegnata nella ricerca di soluzioni territoriali e di mobilità sostenibili. Ha scritto un libro sulla pianificazione del territorio in Svizzera (collana Le Savoir suisse, PPUR). Per alcuni anni ha insegnato questa materia all’Università di Berna.

Daniel Zürcher ha concluso gli studi in agronomia presso il politecnico federale di Zurigo. È a capo della Sezione Innovazione dell'Ufficio federale dell'ambiente e capo sostituto della divisione Economia e Innovazione. Inoltre rappresenta la Confederazione nel comitato di fideiussione del fondo per le tecnologie.  

La sessione dedicata alla mobilità e al clima propone di fornire una panoramica dell’impatto ambientale dei diversi tipi di propulsione dei veicoli, di definire i valori soglia del carico inquinante e di riflettere in merito a soluzioni volte a garantire una mobilità sostenibile.
Architetto diplomato al politecnico di Zurigo e specializzato in pianificazione del territorio, dopo aver lavorato come pianificatore territoriale nel settore privato, dal 1976, Michel Matthey ha lavorato per l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Ha ricoperto la funzione di collaboratore scientifico, caposezione e vicedirettore, ed è stato responsabile della divisione dello sviluppo territoriale, della mobilità e delle infrastrutture. Dopo il suo pensionamento, nel 2014 ha fondato l’impresa Aequeo, impegnata nella ricerca di soluzioni territoriali e di mobilità sostenibili. Ha scritto un libro sulla pianificazione del territorio in Svizzera (collana Le Savoir suisse, PPUR). Per alcuni anni ha insegnato questa materia all’Università di Berna. 

 
 

SIA 2060: infrastruttura per veicoli elettrici negli edifici

Jules Pikali ha conseguito il diploma di ingegnere meccanico ETH/SIA, ha ricoperto funzioni direttive nel settore industriale e dell’approvvigionamento energetico (Landis+Gyr, Infel, WWZ AG) e nel 2001 ha fondato la OekoWatt GmbH (consulenza energetica). Dal 2018 è responsabile di SIA 2060.

La ricarica dei veicoli elettrici si trasferisce dalla stazione di servizio alla presa elettrica di casa o del posto di lavoro. Gli edifici equipaggiati in modo insufficiente presentano perciò uno svantaggio sul mercato. Il Promemoria SIA 2060 garantisce sicurezza nella pianificazione: indica l’entità dell’equipaggiamento e mostra gli aspetti a cui prestare attenzione durante la pianificazione per soddisfare i requisiti e le esigenze del futuro parco veicoli elettrici.
Durante la Open Session verranno discusse e messe in atto le condizioni quadro per l’infrastruttura di ricarica:
– il settore pubblico deve stabilire direttive sulla mobilità elettrica (procedura di autorizzazione edilizia)?
– durante il processo di pianificazione è necessario tenere conto della produzione di elettricità?
– le batterie dei veicoli per la gestione dell’energia possono essere usate anche sulla rete?

Comuni e città di piccole e medie dimensioni: la base della Smart Society in Svizzera

Stefanie Wiederkehr, consulente, AWK Group AG, M.A. Business Administration, è una project manager esperta con elevate competenze metodologiche nella gestione dei progetti. Conosce molto bene il settore della mobilità e l'ambito della  «smart society» e gestisce con successo progetti in questo campo da diversi anni.

Julien Locher, consultant, AWK Group AG, ing. méc. dipl. EPF, è un project manager esperto e analista aziendale con esperienza in diversi settori, in particolare quello della mobilità. Conosce molto bene le applicazioni dell’Internet degli oggetti nell'ambiente Smart City.

Peter Geissbühler, Senior Manager, AWK Group AG, Responsabile Mobilità Intelligente, MSc ETH MTEC, ha più di 15 anni di esperienza gestionale, di progettazione e di consulenza in diversi settori ed è un esperto nel campo della mobilità. È membro attivo di its-ch, dell'associazione «Innolab Smart Mobility» (membro fondatore e della direzione) e della commissione di esperti VSS «Pianificazione, gestione dei trasporti, traffico pesante».

La mobilità è già oggi una delle pietre angolari dello sviluppo della nostra società e continuerà ad esserlo anche in futuro. Il progresso tecnologico è sempre più avanti rispetto ai responsabili delle decisioni nei Comuni, nelle città e nelle regioni; non c'è da stupirsi, dato che le possibilità sembrano quasi illimitate. Allo stesso tempo, aumentano anche i pericoli e i rischi derivanti dal rapido sviluppo tecnologico. In che modo le autorità esecutive dovrebbero affrontare il tema della smart society e, insieme ai cittadini, renderlo passo dopo passo una realtà? C'è bisogno di una strategia, di progetti pilota o di una combinazione intelligente di entrambi? Come posso portare i benefici dell'Internet degli oggetti nella mia città o Comune? Condividete le vostre esperienze e opinioni con gli altri partecipanti e discutete con noi i possibili approcci per il futuro!
 

 

Opportunità e pericoli della digitalizzazione nel traffico stradale

Andreas Gautschi è direttore dell'ATA, Associazione traffico e ambiente Svizzera. Dopo aver studiato agronomia presso il Politecnico federale di Zurigo, ha lavorato per 7 anni in Italia. Tornato in Svizzera, è stato dapprima caposezione nel Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), per poi passare all'Ufficio federale dell'ambiente dove, sempre in qualità di caposezione, si è occupato, tra l'altro, di ecobilanci e di carburanti biogeni.

La digitalizzazione dei trasporti cambierà gradualmente la nostra mobilità. Questo sviluppo offre opportunità ma presenta anche rischi. La digitalizzazione è spesso considerata la chiave per risolvere tutti i problemi di traffico. Tuttavia, può anche aggravare i problemi di traffico esistenti, ad esempio se i veicoli automatici fanno aumentare la domanda complessiva di trasporto e se incentivano i pendolari a compiere tragitti più lunghi. Uno studio pubblicato di recente dal ETHZ mostra che le automobili private a guida autonoma provocano un aumento del traffico.

L'ATA, Associazione traffico e ambiente Svizzera, presenterà un documento in cui illustra le condizioni alle quali la digitalizzazione del traffico stradale potrà portare ad una mobilità compatibile con le persone e l'ambiente. Partecipate attivamente alla discussione!

 

Mobilità e salute

Fabienne Keller, Ufficio federale della sanità pubblica: psicologa, dal 2014 collaboratrice scientifica nella Sezione Promozione della salute e prevenzione, divisione malattie non trasmissibili, promozione dell'attività fisica, direzione della piattaforma istituzionale per la gestione della salute nelle aziende (Betriebliches Gesundheitsmanagement - BGM), responsabile del gruppo trasversale UFSP dedicato al movimento.

Gisèle Jungo, Ufficio federale della sanità pubblica: politologa, collaboratrice scientifica nella Sezione Promozione della salute e prevenzione, divisione malattie non trasmissibili, responsabile della promozione strutturale dell'attività fisica e del monitoraggio delle legislazioni cantonali sul tabacco, nonché responsabile del gruppo trasversale UFSP per la prevenzione del tabagismo. 

Quale relazione esiste tra mobilità e salute? Gli spostamenti in bicicletta, a piedi o altre forme di mobilità attiva influiscono sulla salute? E cosa dovrebbe cambiare per favorire gli spostamenti con i trasporti pubblici, in bicicletta o a piedi? In che modo la vita quotidiana e l'ambiente circostante dovrebbero essere organizzati per rendere possibile questo tipo di mobilità? Il ruolo della mobilità attiva per la salute e la qualità della vita in generale sarà evidenziato da un breve contributo e da una successiva discussione. Vogliamo anche dare uno sguardo alle interfacce tra il trasporto pubblico e la mobilità attiva. 

 
 

Coordinare la pianificazione di insediamenti e trasporti

Miriam Lüdi MLaw, dottoranda presso l'Università di Basilea, e Sibylle Wälty dipl. arch. ETH e MSc Real Estate, dottoranda dell'ETH Wohnforum - ETH CASE, conducono ricerche dal 2016 nell'ambito del progetto di ricerca del FNS (n. 162718) sull'attuazione di un utilizzo parsimonioso del suolo nella pianificazione territoriale.

Il coordinamento della pianificazione degli insediamenti e dei trasporti svolge un ruolo chiave ai fini di un’utilizzazione parsimoniosa del suolo. A tale scopo, lo sviluppo degli insediamenti deve essere pianificato in luoghi dove la qualità dell'offerta di mezzi di trasporto pubblici sia buona o molto buona (cfr. art. 3 cpv. 3 lett. a LPT). Calcoli basati su geodati possono mostrare dove e come poter sviluppare in futuro gli insediamenti in funzione della qualità dell'offerta di mezzi di trasporto pubblici. Una pianificazione di questo genere non solo si traduce in una pianificazione degli insediamenti e dei trasporti efficiente dal punto di vista dell'utilizzazione del suolo, ma anche in una mobilità più silenziosa, più attiva e quindi più sana.

 

Micromobilità: dal monopattino a una mobilità efficiente 

Torge Barkholtz è Managing Director Svizzera e co-fondatore di Circ. Da oltre 20 anni è attivo nei settori della gestione di flotte aziendali, relocation, business development e altri progetti strutturali, principalmente attraverso la propria impresa.

In questa sessione discuteremo il potenziale della micromobilità per il trasporto nelle città, la sostenibilità e lo spazio urbano. In che misura esiste un potenziale in questi tre settori? In che modo gli strumenti di micromobilità possono smettere di essere semplici giocattoli e diventare strumenti di mobilità efficiente? Dove è possibile costruire ponti verso i mezzi di trasporto esistenti e con quali attori si può cooperare? Una volta trovata la risposta a queste domande, esamineremo cosa occorre a livello di infrastrutture, di società e di economia per sfruttare il potenziale esistente. Sulla base dei risultati della discussione, potremo delineare il futuro della micromobilità in Svizzera. Siamo impazienti di partecipare a un dibattito stimolante e costruttivo!

 

Ripensare e misurare l’accessibilità

Il Dr. Artem Chakirov (Sviluppo dell'azienda, FFS SA) è responsabile dello sviluppo degli ambiti di attività relativi alle simulazioni per la pianificazione della mobilità e delle superfici presso le FFS SA. In precedenza ha sviluppato modelli di traffico basati su agenti presso il Future Cities Laboratory di Singapore e ha lavorato come product manager per piattaforme digitali a Zurigo.

Il Prof. Dr. Alex Erath è a capo del Dipartimento dei Trasporti e della Mobilità della FHNW dal marzo 2019. Lo sviluppo di modelli di traffico basati sulle attività e di metodi innovativi per misurare i comportamenti di mobilità sono i punti focali del suo lavoro.

L’accessibilitàrappresenta l'anello di congiunzione tra la pianificazione dei trasporti e lo sviluppo degli insediamenti e fornisce un'indicazione della qualità dei collegamenti con i diversi mezzi di trasporto. L’accessibilità è quindi un indicatore che descrive la qualità del coordinamento fra l'offerta di trasporto e la pianificazione territoriale.

Negli ultimi anni, gli strumenti software open data e open source hanno aperto nuove possibilità per quantificare l’accessibilità spaziale. Scopo della sessione è presentare questi approcci, per poi discuterne insieme le potenzialità e i limiti.
 

 

Mobilità urbana - come garantire la fluidità del traffico sugli assi principali?

Gérard Métrailler, nato nel 1964, lavora per il TCS dal 2004 ed è capo del Servizio politico dal 2007. In questa funzione si occupa di diverse questioni politiche e di mobilità in Svizzera.

Dr. André Kirchhofer (nato nel 1977) è vicedirettore dell'Associazione svizzera dei trasportatori stradali ASTAG, responsabile per la politica, i trasporti e le comunicazioni. Rappresenta tra l'altro ASTAG nel gruppo di accompagnamento traffico merci su rotaia dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT). In precedenza, ha lavorato nel giornalismo per diversi anni.

Le infrastrutture stradali dovranno assorbire la maggior parte della domanda di mobilità che si svilupperà fino al 2040, e che vedrà un aumento di circa 15 miliardi di persone-chilometri e 5,5 miliardi di tonnellate-chilometri. Una delle sfide principali è rappresentata dagli agglomerati urbani, in cui si concentrano più di tre quarti della popolazione e degli impieghi. Quali soluzioni permetteranno di garantire la funzionalità della rete stradale nelle città, densificando al tempo stesso l'ambiente edificato? Si potrà evitare un'esplosione di ingorghi e un trasferimento sulla rete secondaria o nelle aree residenziali? Come garantire l'approvvigionamento e lo smaltimento dei rifiuti? Venite a discuterne nell'ambito di scambi costruttivi moderati da due specialisti!  

 

«Essere mobili e rimanerlo» – La mobilità nella terza età – La tecnologia: ostacolo o opportunità?

Andrea de Meuron, membro della direzione di rundum mobil GmbH. Dal 2009 responsabile dell'organizzazione e dello sviluppo dei corsi nazionali di mobilità per anziani «essere mobili e rimanerlo» e della direzione strategica dell'omonimo progetto, che prevede la revisione dei corsi e lo sviluppo di nuove offerte e di una community sul tema della mobilità nella terza età.

Invecchiamo sempre di più, ma come possiamo rimanere mobili e indipendenti il più a lungo possibile? Di questa questione si occupa il progetto «Essere mobili e rimanerlo» finanziato dal fondo di sostegno Engagement Migros. rundum mobil GmbH sta costruendo la piattaforma nazionale dedicata alla mobilità nella terza età e funge da interfaccia fra gli anziani, il settore pubblico e gli attori della mobilità. La popolazione anziana è incoraggiata a riflettere sul proprio comportamento in materia di mobilità e a sperimentare cose nuove. In che modo i cambiamenti digitali e demografici si ripercuotono sulla mobilità? Dove è necessario agire? Che cosa occorre per soddisfare le esigenze di un gruppo target così eterogeneo?

 

Lavorare e partecipare attivamente nel luogo in cui si vive!

David Brühlmeier, co-fondatore e partner della cooperativa VillageOffice, si impegna a favore di una riduzione sostenibile della mobilità dovuta al lavoro.

Remo Rusca, socio associato della Imhof Odinga AG e co-fondatore della cooperativa VillageOffice, sostiene lo sviluppo centripeto auto-organizzato.

Circa il 50 per cento degli occupati in Svizzera potrebbe svolgere la propria attività ovunque, non necessariamente in ufficio. Tuttavia, la maggior parte delle persone si reca ogni giorno al lavoro. Allo stesso tempo, la mobilità del tempo libero aumenta, causando fra l'altro un incremento del traffico aereo.

Abbiamo l'enorme opportunità di affrontare il problema della mobilità alla radice se:

  • le persone vengono incentivate a lavorare in prossimità del luogo di residenza. Ciò richiede una fitta rete di spazi di coworking decentralizzati. La cooperativa VillageOffice persegue questa visione dal 2016.
  • l'impegno locale è rafforzato dallo sviluppo locale e centripeto auto-organizzato. Imhof Odinga si impegna a favore di questa visione.
 

La politica dei posteggi oggi e domani

Ingegnere, dottore in economia e PhD in studi urbani, Emmanuel Ravalet è responsabile di progetto presso l'ufficio Mobil'homme. Ha pubblicato diversi libri e articoli sulla mobilità, sugli stili di vita e sullo sviluppo economico locale.

Vincent Kaufmann è professore all'EPFL, dove dirige il laboratorio di sociologia urbana. Partner dell'ufficio Mobil'homme, ha pubblicato i libri "Les paradoxes de la mobilité" e "Retour sur la ville".

La regolamentazione della mobilità attraverso la gestione dei posteggi è al centro delle politiche di mobilità da diversi decenni. Ma i primi segni di un declino nell'uso dell'auto e l'imminente arrivo di auto a guida autonoma sollevano la questione del futuro di queste politiche.

Tre elementi saranno discussi nel corso di questa sessione:

  • Le politiche di regolamentazione dei posteggi attuate nelle città densamente popolate devono essere estese ad altre aree periurbane e rurali? 
  • Qual è la coerenza tra i parcheggi di interscambio (park and ride) e i parcheggi urbani?
  • Come ripensare i parcheggi, in termini di dimensioni e reversibilità, in vista dell'arrivo di auto a guida autonoma? 
 

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