Il testo è illustrato da elementi di un cartamodello, che collega quindi sul piano visivo la scrittura alla sartoria. Gli autori costruiscono un'analogia fra la Svizzere a un corpo umano. La questione centrale è: di quale vestito avrà bisogno la Svizzera in futuro? Vengono quindi sviluppate riflessioni sull'abbigliamento di Nicolao della Flüe; solamente indossando una tunica di lana l'uomo di mondo ha potuto trasformarsi in un essere spirituale. In questo abito non è tessuta soltanto la storia della Svizzera; in quanto prodotto estetico esso ha contribuito anche a fare evolvere dei processi sociali.
Partendo dalla moda come esempio di una creazione artistica collettiva, gli autori ci spiegano come può avvenire la ricerca di soluzioni in Svizzera. Gli autori sono favorevoli a una moda in cui i processi di creazione, sviluppo, produzione distribuzione e consumo avvengano a livello locale. Partendo dalla relazione fra l'attività culturale e lo sviluppo della società, il loro contributo intende far riflettere sul possibile ruolo dell'arte nei complessi processi di formazione delle opinioni.
Gli studenti degli indirizzi design, moda, design industriale e comunicazione visiva hanno presentato un abito da loro ideato e realizzato dall'A alla Z interamente in Svizzera, che nell'ambito di una performance artistica hanno fatto indossare alla Consigliera federale Doris Leuthard. In un secondo opuscolo documentano il processo che ha portato al prodotto finito costituito da tale abito.