Il Consiglio federale decide sulla controversa zona d’estrazione di inerti nel Canton Argovia

Berna, 20.10.1999 - La procedura di conciliazione riguardante il Canton Argovia ordinata dal Consiglio federale si è dimostrata un efficace strumento per risolvere il conflitto: la prevista zona d’estrazione di inerti presso Bremgarten può essere autorizzata grazie alla coordinazione attuata nel Piano direttore cantonale e alle misure d’accompagnamento che nel loro complesso permettono una rivalutazione del paesaggio d’importanza nazionale in questione.

Nel 1998 il Consiglio federale aveva approvato il Piano direttore del Canton Argovia apportandovi modifiche minime e nel contempo ordinato una procedura di conciliazione per la soluzione del conflitto inerente alla delimitazione della zona d’estrazione di inerti a Chesswald presso Bremgarten. Punto litigioso tra Cantone e Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (UFAFP) rimaneva l’ubicazione di questa zona d’estrazione dal momento che la regione prevista a tal fine costituisce un paesaggio d’importanza nazionale (sito IFP).

Ponderazione degli interessi tra Confederazione e Cantoni

Nell’ambito della procedura di conciliazione il mediatore designato, il consigliere nazionale Adalbert Durrer, e l’Ufficio federale della pianificazione del territorio (UFPT) hanno potuto garantire una soluzione della controversia fondata su una ”variante di conciliazione”. In tale contesto si tiene adeguatamente conto sia della seria ponderazione d’interessi del Cantone sia delle esigenze della Confederazione. Mediante misure d’accompagnamento è garantito che a tutti i livelli la situazione del sito IFP denominato "Reusslandschaft" risulti complessivamente migliorata.

Questioni di principio in merito alla pianificazione territoriale e alla protezione dell'ambiente

Nel presente contesto è stato possibile appurare criteri di fondo sul rapporto tra pianificazione del territorio e protezione dell’ambiente (Piano direttore e autorizzazione di dissodamento), che in riferimento al rapporto esistente tra dati acquisiti contenuti nel Piano direttore e autorizzazioni concesse a posteriori, dovrebbero dunque fungere da esempio. In base ad essi con la definizione nel Piano direttore è soprattutto determinata l’ubicazione di un progetto. Nella procedura d’autorizzazione vi si può derogare soltanto se nel frattempo le condizioni sono mutate sostanzialmente oppure se soltanto sulla base della pianificazione di dettaglio è possibile constatare una totale incompatibilità con una norma sull’utilizzazione del suolo. L’obbligatorietà degli assunti del Piano direttore si estende entro i limiti in cui può essere valutata in base al Piano direttore stesso.

Nel presente caso il Consiglio federale non si fonda tanto sulla rilevanza dell’estrazione della ghiaia in sé, quanto piuttosto sull’integrazione della stessa nel contesto di un Piano direttore coordinato globalmente. Il Piano direttore del Canton Argovia si contraddistingue per un inconsueto elevato grado di concordanza delle attività d’incidenza territoriale con ripercussioni sovralocali. Per tale motivo e grazie alle generose misure compensatorie d’accompagnamento, conformi alla "variante di conciliazione", il Consiglio federale ha finalmente potuto approvare l'assunto relativo alla controversa zona d’estrazione di inerti imponendo in complesso oneri a favore dell’oggetto IFP.

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