Pianificazione del territorio: il Consiglio federale approva il piano direttore del Cantone di San Gallo

Berna, 01.11.2017 - Il Cantone di San Gallo ha adeguato il proprio piano direttore ai requisiti fissati con l'ultima revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT). Gli adeguamenti hanno interessato soprattutto la scheda «Insediamenti». Nella sua seduta del 1o novembre 2017 il Consiglio federale ha approvato il nuovo piano direttore.

Il Cantone di San Gallo ha completamente rivisto la scheda «Insediamenti» del suo piano direttore. Per tale operazione si è concentrato in particolare sullo sviluppo degli insediamenti, ha elaborato un progetto territoriale cantonale che definisce i limiti del proprio futuro sviluppo territoriale e ha adeguato diversi altri contenuti. Il nuovo piano direttore soddisfa ora i requisiti introdotti dall’ultima revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT) e pertanto le disposizioni transitorie di quest’ultima perdono ora di validità per il Cantone di San Gallo (v. riquadro).

Crescita demografica indirizzata verso gli spazi urbani da densificare

Nel suo piano direttore il Cantone di San Gallo prevede una crescita demografica pari a 85 000 persone tra il 2015 e il 2040, una previsione che corrisponde allo scenario medio dell’Ufficio federale di statistica (UST). La crescita prevista è distribuita su tre tipi di territorio: il 65 per cento nello spazio urbano da densificare, il 33 per cento nel «paesaggio con insediamenti compatti» e il due per cento nel paesaggio rurale e agricolo. Viene fissata una superficie di insediamento totale di 16 144 ha, maggiore quindi del quattro per cento rispetto alle attuali superfici edificabili.

Tra 15 anni il tasso di sfruttamento delle superfici edificabili nel Cantone di San Gallo sarà presumibilmente del 103 per cento. In alcuni casi saranno pertanto possibili azzonamenti, per i quali il piano direttore fissa alcuni criteri. Questi ultimi stabiliscono che i Comuni devono dapprima tenere conto delle potenzialità del proprio territorio per lo sviluppo degli insediamenti verso l’interno e verificare la disponibilità di superfici edificabili. Il piano direttore fissa inoltre la densità minima richiesta per ogni tipo di territorio.

Riserve e mandati

L’approvazione contiene anche qualche riserva e alcuni mandati. Il Cantone deve stabilire, ad esempio, il livello dei requisiti necessari per il collegamento degli azzonamenti. In particolare, tali requisiti devono essere differenziati a seconda del tipo di territorio. Il Consiglio federale, inoltre, ha escluso dalla sua approvazione le tre schede di coordinamento «Zone di casali, insediamenti sparsi ed edifici tipici del paesaggio», che il Cantone deve infatti ancora sottoporre a una revisione generale.

Ultima revisione della legge sulla pianificazione del territorio

La revisione parziale della LPT è stata accolta con la votazione referendaria del 3 marzo 2013. Il Consiglio federale ha posto in vigore le nuove disposizioni legislative, insieme all'ordinanza sulla pianificazione del territorio riveduta, il 1° maggio 2014. Entro cinque anni a partire da tale data i Cantoni sono tenuti ad adattare i propri piani direttori alle disposizioni della LPT. Finché il piano direttore non viene rivisto e poi approvato dal Consiglio federale, per i Cantoni si applicano le disposizioni transitorie. Esse prevedono che gli azzonamenti, salvo rare eccezioni, vengano concessi soltanto se, nel contempo, è prevista una compensazione con superfici della stessa estensione. Dopo i Cantoni di Ginevra, Basilea Città, Zurigo, Berna, Lucerna, Svitto, Uri e Argovia, San Gallo è già il nono Cantone ad adeguare il proprio piano direttore alle disposizioni introdotte con la revisione della LPT.

La nuova LPT sancisce che le zone edificabili devono essere determinate in modo tale da far fronte al fabbisogno previsto per i quindici anni successivi. Quest'ultimo viene calcolato sulla base delle «Direttive tecniche sulle zone edificabili», elaborate congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni. Per quanto riguarda la futura evoluzione demografica, ciascun Cantone formula le ipotesi che ritiene più pertinenti, a condizione tuttavia di non oltrepassare lo scenario «alto» previsto dall'Ufficio federale di statistica (UST). Il piano direttore cantonale ha il compito di garantire, attraverso le sue prescrizioni, un corretto dimensionamento delle zone edificabili.


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Ueli Wittwer, Supplente del Capo della Sezione Pianificazione direttrice, Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE
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