Nel 2021 il numero di Comuni con più del 20 per cento di abitazioni secondarie è rimasto stabile
Ittigen, 31.03.2022 - Nel 2021, il numero di Comuni con una quota di abitazioni secondarie superiore al 20 per cento è rimasto praticamente invariato rispetto all'anno precedente. Inoltre, sono pochi i Comuni la cui quota di abitazioni secondarie è passata lo scorso anno da un valore inferiore al 20 per cento a uno superiore, o viceversa.
Dal 2013, nei Comuni con una quota di abitazioni secondarie superiore al 20 per cento non è più possibile realizzarne di nuove. Per poter determinare questa quota, la legge sulle abitazioni secondarie (LASec) obbliga tutti i Comuni svizzeri a stilare ogni anno un inventario delle abitazioni. L'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) pubblica gli inventari delle abitazioni ogni anno a fine marzo. In base a come vengono utilizzate le abitazioni, l'ARE calcola la quota di abitazioni secondarie dei Comuni (vedi riquadro).
Secondo gli attuali calcoli, sono sette i Comuni la cui quota di abitazioni secondarie è passata lo scorso anno da un valore inferiore al 20 per cento a uno superiore, e otto quelli in cui è scesa a meno del 20 per cento (vedi tabella). Il numero di Comuni con una quota di abitazioni secondarie superiore al 20 per cento rimane quindi al livello dell'anno precedente. I quindici Comuni che hanno cambiato stato sono per lo più Comuni piccoli, poco turistici, con una quota di abitazioni secondarie di poco superiore o inferiore al 20 per cento. Nel caso dei Comuni più piccoli, ogni minima variazione del numero di abitazioni primarie e dell'offerta di abitazioni può influenzare la quota di abitazioni secondarie. A Heiligenschwendi, ad esempio, il numero di abitazioni è rimasto praticamente invariato, ma una dozzina di nuove residenze primarie ha fatto scendere la quota di residenze secondarie sotto il 20 per cento.
I Comuni la cui quota di abitazioni secondarie è passata lo scorso anno da un valore inferiore al 20 per cento a uno superiore o viceversa possono presentare entro 30 giorni la loro presa di posizione e, d'intesa con l'ARE, inserire delle precisazioni nel loro inventario delle abitazioni. L'ARE esamina poi se la LASec si applica in questi Comuni.
L'inventario delle abitazioni
I Comuni elaborano un inventario delle abitazioni nel quale iscrivono gli usi abitativi riportati nel Registro federale degli edifici e delle abitazioni (REA). In combinazione con il registro degli abitanti, si può così determinare in modo attendibile la quota di abitazioni primarie. Su base volontaria, i Comuni possono indicare anche le abitazioni equiparate alle abitazioni primarie, come ad esempio le abitazioni di servizio o le abitazioni per scopi professionali o di formazione. I dati sull'utilizzazione delle abitazioni servono a calcolare la quota di abitazioni primarie e di abitazioni secondarie. Tuttavia, poiché non tutti i Comuni rilevano le abitazioni equiparate ad abitazioni primarie, è possibile solo in misura limitata comparare tra loro gli inventari delle abitazioni.
Indirizzo cui rivolgere domande
Gabriel Weick, collaboratore scientifico, Sezione Insediamenti e paesaggio
Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE, tel. 058 483 65 27
gabriel.weick@are.admin.ch
Pubblicato da
Ufficio federale dello sviluppo territoriale
https://www.are.admin.ch/are/it/home.html