Abitazioni secondarie nella regione del Goms

La quota di abitazioni secondarie nel distretto di Goms è pari al 57 per cento e minaccia di aumen-tare. Per evitare che gli abitanti di Goms coabitino soltanto con turisti e «letti freddi», sono state escogitate delle strategie finalizzate a regolamentare la costruzione delle abitazioni secondarie e ad aumentarne il tasso di occupazione.

Nella regione del Goms (immagine: Münster) si sono elaborate strategie per migliorare il tasso di utilizzazione delle abitazioni secondarie.
Nella regione del Goms (immagine: Münster) si sono elaborate strategie per migliorare il tasso di utilizzazione delle abitazioni secondarie.

A Goms ci sono più case che abitanti: secondo il censimento della popolazione effettuato nel 2000, a 4743 abitanti corrispondono 5624 abitazioni, una proporzione, questa, del tutto insolita in Svizzera. Praticamente, il tasso d'occupazione permanente è a malapena di una casa su tre e la quota di abitazioni vuote è di circa l'11 per cento, ossia la seconda più elevata in Svizzera. Alla luce di questa situazione, i Comuni di Obergoms, Münster-Geschinen, Reckingen-Gluringen, Blitzingen, Bellwald, Ernen, Binn, Fiesch e Grengiols hanno deciso congiuntamente di fare un inventario delle abitazioni secondarie presenti nella regione del Goms nel quadro di un progetto modello condotto tra il 2008 e il 2011. Il progetto ha consentito di individuare le strategie che consentirebbero di regolamentare la costruzione di abitazioni secondarie e di aumentarne il tasso di occupazione. Oltre ai Comuni coinvolti e agli urbanisti del luogo, hanno partecipato al progetto anche la regione e il Cantone del Vallese.

Realizzazione di progetti pilota concreti

Nella prima fase del progetto sono stati condotti diversi laboratori di lavoro nei Comuni in causa, al fine di determinare le necessità di intervento specifiche e gli interessi comuni, e di mettere a punto gli obiettivi su scala regionale. Dopodiché sono stati realizzati diversi progetti pilota, come ad esempio il progetto «Dorfkernerneuerung» (rinnovamento dei centri storici), nell'ambito del quale i Comuni di Binn, Ernen e Grengiols hanno sollecitato i proprietari di abitazioni ubicate nei centri storici a restaurare i propri immobili e a farne un uso più intensivo. In ogni centro, inoltre, una persona appositamente designata ha intervistato alcuni proprietari per sondarne la disponibilità a effettuare lavori di restauro e a occupare la propria abitazione in modo più continuativo. L'obiettivo principale del progetto pilota «Vermietung Zweitwohnungen» (affitto di abitazioni secondarie) è stato invece quello di aumentare il tasso d'occupazione delle abitazioni secondarie: a tal fine, il Comune di Bellwald ha contattato i proprietari per rilevare lo stato delle abitazioni e la loro disponibilità a effettuare lavori di trasformazione. I risultati del sondaggio sono stati riassunti in un rapporto di valutazione, che servirà al Comune e all'ufficio del turismo di Bellwald come base di riferimento per pianificare ulteriori interventi. Le misure più importanti in programma sono: lo sviluppo di servizi di locazione, la promozione dello scambio di alloggi ed eventi informativi sul tema della restaurazione di edifici. Inoltre, a Bellwald è stato promosso il progetto «Kontingentierung des Zweitwohnungsbaus» (contingenti per la costruzione di abitazioni secondarie) finalizzato a contenere lo sviluppo dei centri abitati.

Necessità di soluzioni regionali

I progetti pilota realizzati nel quadro del progetto modello hanno contribuito ad aumentare la consapevolezza sulla questione delle abitazioni secondarie; hanno inoltre mostrato chiaramente che, per affrontarla, occorre adottare soluzioni regionali e coinvolgere anche le organizzazioni turistiche. Le soluzioni selezionate possono tra l'altro essere applicate per far fronte a problemi non legati alla tematica delle abitazioni secondarie. Il Cantone, dal canto suo, è chiamato a fornire il proprio contributo, sia mettendo a disposizione questionari tipo facilmente utilizzabili per i sondaggi condotti tra i proprietari di abitazioni secondarie sia offrendo risorse umane e finanziarie.

Margine di manovra limitato a livello giuridico

Per quanto riguarda le abitazioni secondarie esistenti, il margine di manovra a livello giuridico è tuttavia limitato. Ne sa qualcosa soprattutto il Cantone del Vallese, dove mancano strumenti particolarmente utili quali la tassa di soggiorno forfetaria o la tassa d'incentivazione sulla quota fissata di abitazioni secondarie. I Comuni dipendono quindi in misura consistente dalla cooperazione volontaria dei proprietari di queste abitazioni. Per ottenere risultati tangibili, si dovrà pertanto armarsi di pazienza e di tempo nonché contare su uno sforzo ininterrotto finalizzato a migliorare la situazione. I progetti relativi al rinnovamento dei centri storici e all'affitto delle abitazioni secondarie hanno tuttavia permesso di sviluppare due validi approcci per raggiungere l'obiettivo prefissato.

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