Gli spazi paesaggistici e quelli ricreativi di prossimità della città di Sion (VS) hanno parecchio da offrire, ma purtroppo non sono molto conosciuti. Per richiamare l’attenzione del pubblico, i tesori naturali e culturali di questa regione, gli abitanti di Sion e i turisti sono messi in contatto, in modo innovativo, con il valore del paesaggio.

Fonte: lumiere.ch
I numerosi paesaggi culturali e naturali che cela la città di Sion (VS), pur essendo premiati e riconosciuti dal punto di vista tecnico, non sono molto noti al pubblico: due esempi sono l’insediamento di Sion, iscritto nell’inventario federale (ISOS), e lo spazio ricreativo di prossimità «Mont d’Orge», ricco di specie. Questo progetto modello mira a insegnare agli abitanti di Sion e ai turisti ad apprezzare i valori di tali paesaggi tramite offerte innovative, come pure a identificarsi con gli stessi. Il paesaggio della città di Sion è ideale a tale scopo, poiché consente di illustrare in uno spazio molto ristretto le tematiche e le sfide più disparate in relazione al paesaggio; ad esempio la pressione demografica, lo sviluppo centripeto o la valorizzazione di un paesaggio acquatico lungo il Rodano (a seguito della terza correzione del Rodano).
Raccontare il paesaggio con lo «story telling» e l’«augmented/virtual reality»
Al fine di trasmettere temi, esigenze e messaggi rilevanti sul paesaggio nonché di scoprirli e apprezzarli grazie a esperienze emotive, si applica l’approccio dell’interpretazione del paesaggio: occorre infatti rendere visibili gli elementi invisibili dei paesaggi. Metodi quali lo «story telling» (con illustrazioni) e tecnologie recenti quali l’«augmented/virtual reality» mirano a risvegliare l’entusiasmo e la gioia della popolazione, degli studenti e dei turisti. Il vantaggio di questi metodi di trasmissione consiste nel fatto che prevede interventi minimi nel paesaggio.
«design thinking» per mettere in contatto prospettive rilevanti e fornire innovazioni
Questo progetto applica, oltre a tecnologie innovative, un nuovo approccio partecipativo, vale a dire il «design thinking», che prevede il coinvolgimento di attori differenti – p. es. specialisti di settori rilevanti, rappresentanti di interessi di protezione, rappresentanti di autorità o anche studenti – per tutta la durata del progetto. L’idea è fornire innovazioni reali grazie a team interdisciplinari.
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